La storia della Fraternità Rosacrociana (Rosicrucian Fellowship) è inseparabilmente legata a Max Heindel, un uomo che, oltre a essere uno straordinario esempio di abnegazione e di servizio, ha fortemente desiderato e costantemente promosso la conoscenza, allo scopo di emancipare l’umanità.

BIOGRAFIA

Nato il 23 luglio 1865 ad Arhus, in Danimarca, da Frantz Louis Grasshoff, che vantava una parentela con l’imperatore tedesco Guglielmo II, e da Anne Withen, appartenente alla nobiltà danese, era il primogenito di tre figli, due maschi e una femmina. Chiamato alla nascita Carl Louis, adottò in seguito lo pseudonimo di Max Heindel.

All’età di tre anni, perse il padre, morto a Horsen per le ustioni causate dallo scoppio di un bollitore meccanico, presso il negozio di proprietà.

All’età di otto anni, mentre andava a scuola, Carl cadde nell’attraversare un ruscello, procurandosi gravi conseguenze traumatiche alla gamba sinistra che lo costrinsero a utilizzare le stampelle per sei mesi e, nei dieci anni successivi, a indossare uno stivale ortopedico con supporto d’acciaio, fatto su misura. La vecchia ferita, tuttavia, si rimarginò solo dopo una trentina di anni, quando Heindel aveva adottato, da circa sei mesi, il regime alimentare vegetariano.

All’età di diciannove anni, Carl Louis andò in cerca di fortuna in Gran Bretagna e si stabilì a Glasgow (Scozia), ove trovò lavoro come tabaccaio. Qualche tempo dopo, incontrò Catherine Luetjens Dorothy Wallace che sposò nel 1885. I due si trasferirono a Liverpool e dal loro matrimonio nacquero quattro bambini: tre femmine e un maschio. Probabilmente influenzato dal patrigno della moglie, marinaio della marina mercantile, Carl si dedicò allo stesso lavoro del suocero, ma il rapporto tra i coniugi terminò con il divorzio, a seguito del quale Carl partì per gli Stati Uniti (1896-1897) per rifarsi una nuova vita. Assunse anche un nuovo nome, quello di Max Heindel.

Si stabilì a New York, dove trovò lavoro come meccanico in un’impresa di elettricità. Poco dopo si trasferì a Boston, assunto come ingegnere presso una fabbrica di birra. Sposò la signora Petersen, di origine danese, ma il matrimonio, di breve durata, si concluse con un divorzio. In seguito, trovò occupazione come ingegnere capo su una nave a vapore e, in seguito, come ingegnere consulente in riscaldamento e refrigerazione.

Di fede luterana, Max Heindel divenne più tardi membro di una Chiesa quacchera. Nel 1903, nella città di Los Angeles, in California - considerata all’epoca una specie di Eldorado - ebbe modo di assistere a una conferenza del teosofo Charles Leadbeater, che costituì per lui un’autentica rivelazione, capace di trasformare radicalmente l’esistenza. Da quel momento, cominciò a interessarsi agli studi metafisici e ben presto diventò membro della Società Teosofica, assumendone la vicepresidenza dal 1904 al 1905 e organizzando numerosi convegni destinati a diffondere gli insegnamenti in varie città.

Frattanto, andava sviluppandosi in lui il desiderio sempre più vivo di conoscere la causa delle sofferenze fisiche e morali dell’umanità, e di contribuire ad alleviarle. L’intenso impegno missionario, le privazioni e i sacrifici lo debilitarono a tal punto da provocargli una crisi cardiaca nell’estate del 1905, che lo costrinse alle dimissioni dall’incarico ricoperto nella Società Teosofica. Nel 1906 riprese comunque a tenere conferenze in diverse città sul misticismo cristiano, sulla reincarnazione e l’astrologia.

Presso la Società Teosofica, Max Heindel ebbe l’occasione di conoscere Alma von Brandis, medico osteopata, con la quale instaurò un legame di grande affetto. Mentre si trovava in Europa, Alma aveva assistito alle conferenze del dott. Rudolf Steiner ed era diventata membro della Sezione della Società Teosofica che faceva capo a Steiner; ella provò a persuadere Heindel a recarsi in Germania per incontrarlo. Heindel intraprese il viaggio l’anno successivo, nel 1907, alimentando così la speranza di Alma che lo voleva portavoce degli insegnamenti di Steiner negli Stati Uniti. Colse altresì l’occasione per visitare la famiglia in Danimarca.

Heindel si fermò per un mese da sua madre a Copenhagen, poi giunse in Germania. Come Steiner, da alcuni anni aveva avuto contatti con la Società Teosofica di Adyar quale vicepresidente della loggia teosofica di Los Angeles, studiandone accuratamente gli Insegnamenti. Dal novembre 1907 al marzo 1908 approfondì con l’amica von Brandis gli aspetti dottrinali che Steiner aveva introdotto nella Teosofia; in tale periodo, incontrò più volte il Teosofo tedesco, al quale fece rilevare talune discrasie che Steiner provvide di buon grado a rettificare.

Heindel sperava nell’aiuto di Steiner per progredire sul sentiero dello sviluppo spirituale ma, constatata la irrealizzabilità di tale aspettativa, rimase deluso e confessò all’amica Alma di voler ritornare in America, poiché il viaggio in Germania si era rivelato una perdita di tempo. Ne nacque un acceso litigio, che portò alla rottura definitiva della loro amicizia.

Amareggiato per l’accaduto, con la sensazione di aver nel frattempo sciupato una promettente attività in America senza conseguire, in Europa, quel che aveva sperato, tornò nella sua camera d’albergo, iniziando i preparativi per il viaggio di ritorno in America. Max Heindel, che nel frattempo aveva sviluppato un certo grado di vista spirituale, a un tratto avvertì la sensazione di una Presenza, alla quale chiese chi l’avesse mandata e cosa volesse. Esitò a lungo prima di accettare le soluzioni che quell’Entità prospettava riguardo ai dubbi che lo tormentavano. La presenza tornò molte volte nei giorni successivi e rispose a tutte le domande poste da Heindel il quale, non essendo ancora capace di controllare adeguatamente la propria vista spirituale, era piuttosto perplesso in merito a quanto gli stava accadendo. Ne discusse con un amico e, dopo serena ed equilibrata riflessione, dovette prendere atto che l’apparizione gli aveva effettivamente fornito risposte chiare, concise e logiche. Concluse allora che stava vivendo un’esperienza reale e straordinaria. Alcuni giorni dopo, l’Entità lo informò di appartenere a un Ordine che disponeva di un vero e proprio piano di insegnamento e che egli volentieri gli avrebbe impartito quelle lezioni, a condizione di tenerle segrete. Max Heindel rifiutò tale condizione, sostenendo che quel che era buono per lui lo sarebbe stato anche per il mondo. Così, il suo visitatore lo lasciò e le apparizioni cessarono.

Dopo un mese decise che non avrebbe potuto ottenere ulteriori ispirazioni in Germania e prenotò allora il viaggio di ritorno su una nave diretta a New York. Poiché le richieste di imbarco erano molte, dovette aspettare quasi un altro mese per l’assegnazione di una cabina. Dopo aver acquistato il biglietto, l’Entità riapparve nella sua camera di albergo, riesponendo la precedente proposta. Heindel tornò a rifiutarla in modo ancora più netto, ma questa volta la Presenza non scomparve ma, anzi, si complimentò con l’interlocutore per il suo atteggiamento, precisandogli di aver superato la prova alla quale era stato sottoposto. L’apparizione gli rivelò quindi la propria identità, ammettendolo nel Tempio dei Rosacroce.

Max Heindel rimase per un mese a stretto contatto con il Fratello Maggiore che gli impartì la maggior parte degli Insegnamenti contenuti nella Cosmogonia dei Rosacroce. La prima stesura di questo libro fu scritta in tedesco mentre era ancora in Germania, ma fu avvertito che una volta tornato in America, dove l’ambiente era diverso, avrebbe desiderato riscriverlo. Gli fu inoltre detto che il libro doveva essere pubblicato prima della fine della prima decade del secolo ed esattamente prima del 9 aprile 1910.

Max Heindel, tornato a New York con poco denaro e con tanto entusiasmo, affittò una camera al settimo piano di una pensioncina. La premonizione del Fratello Maggiore si avverò: lo stile con cui aveva battuto il manoscritto mentre si trovava in Germania non gli piaceva più. Pertanto, nella calda estate del 1908, seduto davanti ad una vecchia macchina per scrivere, lavorò alacremente dalle sette del mattino fino alle ventuno e, a volte, alle ventidue. Il lattaio gli lasciava un quarto di latte che, con alcuni biscotti di grano, lo nutriva a malapena fino alle nove della sera, quando usciva per cenare con un po’ di verdura. Dopo aver fatto una passeggiata nelle strade di New York, a volte riprendeva il lavoro fino allo sfinimento. Faceva così caldo che, dopo qualche settimana, lasciò New York e si trasferì a Buffalo, dove il 24 agosto 1908 concluse il suo impegno.

L’afa ostacolò anche l’avvio di un ciclo di conferenze già programmato e allora si trasferì a Columbus, nell’Ohio, dove il 14 novembre 1908 diede la prima lezione; ivi nacque, il mese successivo, il primo Centro Rosacrociano.

Dopo aver redatto la Cosmogonia dei Rosacroce e le venti conferenze sul Cristianesimo dei Rosacroce, sorse il problema di raccogliere fondi per la pubblicazione dei testi, poiché le offerte raccolte al termine delle lezioni erano appena sufficienti per il vitto e l’alloggio. Trasferitosi a Seattle, incontrò un vecchio amico, William M. Patterson, che lo aiutò non solo nella revisione delle bozze, ma anche finanziariamente, rendendo così possibile la consegna dei manoscritti all’editore. Nel pomeriggio dell’8 agosto 1909, presso la stessa località, nacque la Fraternità Rosacrociana, denominata The Rosicrucian Fellowship Auditorium.

Sempre a Seattle, Heindel scrisse L’Astrologia Scientifica Semplificata, sintetizzata in un libretto di quaranta pagine. Terminati i corsi in ottobre, si recò con Patterson a Chicago ove, nel novembre 1909, fu pubblicata la prima edizione della Cosmogonia in 2.500 copie. I volumi furono depositati presso una casa editrice teosofica che fu incaricata della distribuzione, ma la responsabile di tale organizzazione utilizzò i proventi delle vendite per saldare taluni debiti personali. Dopo appena sei mesi dalla prima edizione, sorse dunque la necessità di una nuova ristampa, resa peraltro problematica dall’indisponibilità di fondi, necessari per sostenere le spese. D’altro canto, però, il successo della prima edizione aveva aperto un’imprevedibile quanto straordinaria richiesta del volume che favorì la divulgazione degli Insegnamenti rosacrociani in tutto il mondo.

Max Heindel si dedicò allora a un’intensa attività divulgativa: dal novembre 1909 al marzo 1910 tenne a Los Angeles molte conferenze che ebbero grande successo; ebbe anche modo di rincontrare la signora Augusta Foss che aveva conosciuto alcuni anni prima e che lo aveva introdotto allo studio dell’astrologia. Fu proprio lei ad aiutarlo nella diffusione dei libri ma, improvvisamente, la mattina dell’ 8 aprile 1910, mentre era in partenza alla volta di Portland e Seattle per continuare la divulgazione degli Insegnamenti, ebbe problemi cardiaci e fu ricoverato in ospedale.

Durante la degenza, in cui le condizioni fisiche risultarono molto critiche, ebbe un’esperienza spirituale memorabile: nella notte del 9 aprile, il Fratello Maggiore - che aveva avuto modo di conoscere e apprezzare come Maestro - apparve nella camera e trasportò il suo corpo spirituale nel Tempio Rosacroce. Qui lo introdusse alla missione legata alla guarigione, che ebbe inizio proprio quella notte, in corrispondenza del nuovo ciclo lunare.

Superata la crisi cardiaca, Heindel affittò una stanza in un quartiere di Los Angeles, non distante dall’abitazione di Augusta Foss; quivi compose l’opera Filosofia Rosacroce vol. 1, corredata con le domande formulate dagli ascoltatori durante i suoi cicli di conferenze. Passò il manoscritto all’Editore assieme alla seconda edizione della Cosmogonia.

Il 10 agosto 1910, in Sant’Anna, Max Heindel sposò Augusta Foss. Il giorno successivo partì per Seattle per un ciclo di conferenze che, dopo sei settimane, fu tuttavia costretto a interrompere a causa di nuovi problemi cardiaci. Si stabilì quindi con la Foss in un cottage sul mare, a Ocean Park, da dove cominciò a curare la corrispondenza con gli Studenti.

Nei successivi tre mesi, dedicati alle cure e alla convalescenza, ebbe modo di scrivere il suo quinto libro: Misteri della Rosacroce.

Per favorire le attività di guarigione connesse all’Insegnamento, occorreva una sede permanente e nel febbraio 1911 William Patterson, l’amico che lo aveva aiutato a pubblicare la prima edizione della Cosmogonia, andò con la moglie a fargli visita, dichiarandosi ancora una volta disponibile ad aiutarlo economicamente. Cominciarono così le ricerche per trovare un posto adatto; dopo diversi tentativi, fu individuato nei pressi di Oceanside un appezzamento di quaranta acri, infestato da erbacce ma dotato di un panorama meraviglioso che si affacciava sulla costa del Pacifico. Heindel riconobbe subito il paesaggio, avendolo già intravisto in una visione. Alle 15,30 del 3 maggio 1911, William Patterson, alla presenza di Max Heindel, firmò i documenti di acquisto e versò la prima rata da mille dollari sul complessivo prezzo di cinquemila, fissato dalla Banca di Oceanside che ne deteneva la proprietà. Heindel chiamò quel luogo Mount Ecclesia, come riferimento logografico al Tempio Rosa+Croce situato in Germania.

La cerimonia d’inaugurazione dei lavori di costruzione ebbe luogo il 28 ottobre 1911 e dal giorno successivo i lavori furono effettivamente avviati. Quel luogo arido venne subito valorizzato dalla costruzione dei primi edifici destinati a uso abitativo con annesso parco. Max Heindel eseguiva personalmente ogni tipo di lavoro, impegnandosi senza tregua nelle costruzioni, nell’installazione dell’energia elettrica, e persino nell’escavazione di un pozzo.

Nel novembre 1912, il Fratello Maggiore lo incoraggiò ad aprire una scuola estiva per l’anno successivo. Cominciarono così i preparativi, procedendo anche all’acquisto di tende e utensili, con l’obiettivo di iniziare il primo corso nella giornata del 4 giugno 1913. Il 25 maggio fu ideato quello che sarebbe divenuto l’Emblema rosacrociano.

Nel giugno 1913 vide la luce la prima pubblicazione periodica - Echi da Monte Ecclesia - che in seguito assunse il nome di Rays from the Rose Cross; la notte di Natale di quell’anno fu inaugurata la Cappella, adibita esclusivamente alla celebrazione dei Servizi devozionali rosacrociani.

Nel 1914 sorsero altri edifici e nel mese di marzo fu pubblicato il libro Cristo o Buddha? di Annet C. Rich, mentre sulla rivista Rays apparvero una serie di articoli successivamente raccolti nel libro Frammassoneria e Cattolicesimo. Il 12 aprile fu celebrato il primo Servizio di Pasqua e il 1 giugno,  per la prima volta, il Servizio di Guarigione, che sarebbe stato ripetuto ogni settimana, con la Luna in coincidenza con un Segno Cardinale. Si cominciò inoltre a fare progetti sulla costruzione del Tempio. Nel mese di dicembre, l’illuminazione elettrica giunse anche a Monte Ecclesia e nello stesso mese fu pubblicato il libro Il Messaggio delle Stelle.

In quegli anni, Max Heindel perseguì assieme alla moglie e ad alcuni devoti amici un’intensa opera di diffusione degli Insegnamenti rosacrociani e, grazie ai suoi sforzi eccezionali, riuscì in pochi anni a creare un Centro spirituale funzionale e rinomato. Il lavoro dei pionieri non è mai facile, e quello eseguito da Max Heindel non faceva eccezione.

Nel 1917 c’era bisogno di preparare un corso di filosofia per corrispondenza, ma l’enorme quantità di lavoro gli impedì di farlo personalmente. Se ne occupò la signora Kittie Skidmore dell’Idaho, che preparò il Corso Preliminare di Filosofia, seguito anche ai nostri giorni dagli aspiranti che desiderano diventare membri dell’Associazione.

Mentre venivano costruiti altri edifici, nel 1918 furono stampate le prime Effemeridi e le prime Tavole delle Case, necessarie per redigere gli oroscopi.

Alle 20,25 del 6 gennaio 1919, Heindel lasciò il nostro mondo. Le sue ceneri si trovano ai piedi della Croce del Fondatore, presso la Sede Centrale di Oceanside.

Il Tempio della Guarigione fu costruito l’anno successivo e la sua dedicazione avvenne nella Notte di Natale del 1920, prima della fine della seconda decade del secolo.

Ulteriori e più approfonditi particolari si possono trovare nel libro “Max Heindel e la Fraternità Rosacrociana”.

I LIBRI DI MAX HEINDEL

Il Messaggio delle Stelle

Cosmogonia dei Rosacroce

Misteri della Rosa Croce

Framassoneria e cattolicesimo

Il Cielo sopra Natale

La Pasqua nell`Esoterismo d`Occidente

Misteri delle Grandi Opere

Le Entità dei Mondi Invisibili

Astrodiagnosi

Salute e Guarigione

Filosofia Rosacroce Vol. 1

Filosofia Rosacroce Vol. 2

L`Iniziazione Antica e Moderna

Lettere agli Studenti

Le trame del Destino

Insegnamenti di un Iniziato