LETTERA ALLO STUDENTE - Giugno 2024

Lettera  n° 58

MEZZI ANOMALI DI SVILUPPO

Quando si esamina un soggetto nei mondi invisibili, si presentano dei particolari affascinanti che distolgono continuamente l’attenzione dall’oggetto principale della ricerca, con il pericolo di perdere di vista l’obbiettivo e smarrirci in un dedalo di incoerenze. Talvolta la tentazione di seguire uno di questi aspetti vince il potere di resistenza e recentemente, lavorando sulla “Trama Del Destino”, la figura di un eremita, scarno al punto di assomigliare ad uno scheletro e che si era fustigato fino a far scorrere il sangue da ferite che non lasciava guarire, credendo di servire Dio con questo genere di austerità, mi ha portato a ricercare l’origine di questa  pratica. Ho poi ho redatto un articolo sulla nostra rivista (1), ma trattandosi di una questione importante e considerando che numerosi studenti non sono abbonati, riporto qui la parte essenziale.

Negli antichi Templi dei Misteri, le verità insegnate oggi dalla Fraternità Rosacrociana riguardo al corpo vitale, venivano comunicate all’aspirante al momento dell’Iniziazione. Egli apprendeva che questo veicolo si componeva di quattro eteri: l’etere chimico, necessario per l’assimilazione; l’etere vitale, che favorisce la crescita e la riproduzione; l’etere luminoso, veicolo della percezione sensoria e l’etere riflettore, sede della memoria.

L’aspirante riceveva istruzioni dettagliate sulla funzione dei due eteri inferiori, da paragonare con quelle dei due superiori. Egli sapeva che tutte le funzioni puramente animali del corpo dipendono dalla densità dei due eteri inferiori, mentre i due eteri superiori costituiscono il “corpo anima”, veicolo del servizio nei mondi invisibili. Aspirava ad intessere questo splendido abito mediante l’oblio di se stesso e dominando la velleità della sua natura inferiore tramite il potere della volontà, esattamente come facciamo oggi.

Ma alcuni neofiti, impazienti di arrivare con qualsiasi mezzo, persero di vista che il servizio e l’oblio di se stessi sono i soli mezzi per intessere l’abito nuziale formato dai due eteri superiori. Credettero che la massima occulta:

L’oro nel crogiolo, le scorie nel fuoco;

più leggero del vento, sempre più in alto

volesse semplicemente dire: nonostante la natura inferiore, le scorie, siano gettate fuori, il mezzo poco importa. Pensando di trovare un mezzo facile per eliminare le scorie, sarebbe rimasto l’oro dei due eteri superiori o corpo-anima, con il quale sarebbero potuti entrare liberamente nei mondi invisibili. Dal momento che l’etere chimico è l’agente dell’assimilazione - pensavano - poteva essere eliminato dal corpo vitale privando il corpo fisico del nutrimento. Credevano anche che l’etere vitale, essendo attivo nelle funzioni riproduttive, avrebbe potuto essere indebolito con una vita di celibato. Allora sarebbero rimasti i due eteri superiori o perlomeno il loro volume avrebbe superato quello degli eteri inferiori.

Per raggiungere questo intento si imposero tutte le austerità immaginabili, compreso il digiuno. Con questi mezzi contro natura il corpo perdeva la salute e diventava scarno. La natura passionale, che cercava di esprimersi attraverso la funzione della riproduzione, fu ridotta al silenzio con la flagellazione e altri macerazioni.

Con questi orribili sistemi, in cui la natura inferiore sembrava domata e le funzioni corporali ridotte alla più semplice espressione, si ebbero delle visioni o piuttosto delle allucinazioni. Ma la vera spiritualità non è stata mai raggiunta degradando o distruggendo il “Tempio di Dio”, il corpo, e il digiuno può diventare immorale quanto la ghiottoneria.

Sforziamoci di praticare la moderazione in ogni cosa onde essere di esempio agli altri e di meritare l’ammissione al Tempio tramite una vita di saggezza.

(1) L’articolo è stato incorporato nel Cap. 10° del libro Salute e  Guarigione.

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