LETTERA ALLO STUDENTE - Marzo 2023

LA MISSIONE DELLA FRATERNITÁ ROSACROCIANA

Nelle nostre opere la missione della Fraternità Rosacrociana è stata chiaramente definita, come pure il modo di sviluppo spirituale, ma le dedicheremo questa lezione per rispondere alla richiesta di una breve esposizione su tale argomento.

Il mondo è la scuola divina nella quale si formano gli esseri umani. Nel passato si è imparato a costruire i diversi veicoli, tra i quali il corpo fisico, e tale lavoro ha permesso di avanzare di categoria in categoria, ciascuna delle quali aveva un proprio stato di coscienza. Si sono sviluppati occhi in modo di vedere, orecchi per intendere ed altri organi per gustare, sentire e toccare. Ma non tutti gli Ego sono stati promossi nella categoria successiva quando l’atmosfera nebbiosa di Atlantide si è condensata riempiendo di acqua i bassifondi del globo e dando origine agli oceani, costringendo gli esseri umani verso le altezze, dove molti di essi sono morti asfissiati per non aver sviluppato dei polmoni. Non furono capaci di varcare la “porta dell’arcobaleno” che, in un certo senso, era quella della Nuova Età che aveva come caratteristica condizioni atmosferiche molto più asciutte.

È in atto una nuova trasformazione mondiale, anche se non si sa quando si compirà, dato che il Cristo stesso ha detto di non conoscerne né il giorno, né l’ora. Tuttavia, ha avvertito che tale giorno arriverà “come un ladro nella notte” (I Tessalonicesi 5,2) e che le condizioni nel mondo sarebbero state simili a quelle che prevalevano all’epoca di Noè: spensierati, gli uomini godevano la vita, quando improvvisamente si aprirono le cateratte del cielo inondando i bassifondi e seminando morte e distruzione.

Il Cristo ha detto che era possibile prendere il Regno dei Cieli con la forza (o piuttosto di “invaderlo”, si veda la lezione 10 di quest’opera)(1) e di raggiungere lo stato di coscienza e le condizioni che allora sarebbero prevalse. San Paolo informa che “la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio”, che si possiede un corpo psichico o corpo anima (soma psychicon) che non è il corpo spirituale (soma pneumaticon - vedere I Corinti 15,50 e 44) e che andremo all’incontro del Signore nell’aria (I Tessalonicesi 4:17) quando Egli ritornerà. Per conseguenza, il corpo-anima è necessario per entrare nel Regno di Dio della Nuova Età, come un corpo provvisto di polmoni lo era stato per gli Atlantidei desiderosi di entrare nell’Epoca Ariana. È quindi indispensabile essere pronti alla chiamata e, per essa, gli eletti preparano “l’abito nuziale”, il corpo-anima, il solo che possa garantire di essere ammessi al “matrimonio mistico”.

L’umanità avanza lentamente nella giusta direzione dove le diverse chiese la conducono, ma sempre più persone sono, per così dire, coscienti della crescita delle ali del loro corpo-anima. Esse si sentono spinte interiormente a “impadronirsi del Regno di Dio”. Benché non abbiano un ideale chiaramente definito, della verità e della luce percepiscono un’espressione più precisa rispetto a quella propagata dalle chiese; esse sono stanche di sentire ripetere le parabole e desiderano apprendere le verità fondamentali tenendosi ai piedi del Cristo.

La Fraternità Rosacrociana, associazione internazionale di mistici cristiani, è stata fondata con lo scopo di raggiungere queste persone, di mostrare loro il cammino della luce, di aiutarle a costruire il corpo-anima e sviluppare i poteri che permetteranno loro di entrare in piena coscienza nel Regno di Dio e di ottenere la conoscenza diretta.

È un compito importante; non ne esiste uno di più grande e, anche nelle condizioni migliori, il procedere alla sua realizzazione non potrà che essere molto lento. Comunque, se l’aspirante vuole “perseverare con pazienza nel bene” (Romani 2, 7), la cosa diventa possibile.

Per questo le regole da seguire sono precise, scientifiche e religiose; esse sono state concepite dalla Scuola Occidentale dei Misteri dell’Ordine Rosa+Croce e, per conseguenza, sono adatte particolarmente agli Occidentali. Alcune volte, ma è molto raro, tale metodo può dare risultati in breve tempo, ma in genere occorrono anni e anche vite prima che l’aspirante raggiunga lo scopo. Comunque, il sistema seguito finirà per portare ciascuno a quello che il cuore desidera.

Il Tabernacolo nel Deserto era la rappresentazione simbolica del Sentiero che conduce a Dio, come lo espresse San Paolo, per il quale conteneva “l’ombra delle migliori cose future” (Ebrei, dal cap 8 al 10; Colossesi 2, 17). Tutto quanto conteneva aveva un significato spirituale, a partire dalla Tavola dei Pani di Proposizione, che fornisce un’importante lezione riguardo al nostro studio. Si ricorderà che si chiedeva agli antichi Israeliti di portare a intervalli regolari i pani di proposizione nel Tabernacolo. Il grano con il quale erano fatti i pani era stato fornito da Dio, ma coloro che li portavano avevano dovuto preparare il suolo nel quale il grano era stato seminato, coltivato, e, dopo la semina, liberato dalle erbacce e irrigato per ottenere il maggior raccolto possibile. Infine, avevano dovuto mieterlo, macinarlo e farlo cuocere prima di ottenere le focacce che portavano al Tabernacolo come “pani da mostrare”, a testimonianza del loro lavoro. Allo stesso modo, Dio dà a ciascuno il grano delle occasioni di servizio, ma si ha il dovere di coltivare queste occasioni, di prenderne cura, di nutrirle nel suolo della bontà e dell’amore in modo che producano una ricca messe. Si ricordi sempre che il Cristo ha dichiarato di essere venuto per soccorrere e servire e che, per conseguenza, chiunque aspira a camminare sulle sue tracce e a crescere spiritualmente deve essere sempre attento in modo di non lasciar passare alcuna occasione per servire i propri fratelli in umanità. Ogni giorno deve essere pieno il più possibile di atti di bontà e di aiuto reciproco perché essi formano la catena e la trama di cui è tessuto l’abito nuziale d’oro. Senza queste “opere”, né le preghiere, né i digiuni, né altri esercizi religiosi avranno efficacia. E inutile andare al Tempio senza avere “pani di proposizione da mostrare” come testimonianza di un lavoro reale al servizio del Maestro.

Ciò che precede fa parte anche dell’insegnamento exoterico delle Chiese, ma quello che segue appartiene all’insegnamento esclusivo e scientifico del metodo rosacrociano, basato sulla conoscenza approfondita delle condizioni dei piani spirituali, cosa che permette all’aspirante di raggiungere il massimo di crescita spirituale in ogni vita, sicché l’avanzamento viene accelerato più di quanto si possa immaginare. Per conseguenza, questo Insegnamento spirituale è il più importante che sia stato dato all’umanità in questi tempi moderni, e nessuno di coloro che cercano onestamente di applicare il metodo semplice che segue può mancare di beneficiarne enormemente.

L’etere è l’agente di trasmissione della luce che imprime l’immagine sulla pellicola fotografica. Esso compenetra l’atmosfera e ad ogni respiro, dalla nascita alla morte, entra nei polmoni portando con sé un’immagine dell’ambiente e delle azioni che vengono registrate su un piccolo atomo, chiamato atomo- germe, situato nel cuore. Così ciascuno di noi porta in sé una registrazione completa della vita e tale registrazione viene assimilata dopo la morte. Nel Purgatorio, l’espiazione delle cattive azioni causa angoscia e sofferenza, sentimenti che in seguito vengono trasformati in coscienza la quale deve impedire il ripetersi degli stessi errori nelle esistenze successive. Quanto alle buone azioni, fonte di gioia, esse sono trasformate in amore e bontà.

Invece di attendere di trovarsi nel dopo vita per operare la trasmutazione dei pani di proposizione dell’esistenza in qualità spirituali, l’aspirante che desidera “impadronirsi del regno di Dio” può assimilare i frutti di ogni giorno ricordandosi i pensieri, le parole e le azioni prima di addormentarsi. Gli avvenimenti devono essere rivisti in senso inverso, cominciando dalla sera e risalendo al pomeriggio e poi al mattino, fino al risveglio. È molto importante considerare la giornata all’indietro, poiché questo è conforme al modo in cui il panorama dell’esistenza si svolge dopo la morte, cominciando dagli avvenimenti che hanno preceduto il passaggio dell’altro mondo, per finire con quelli della prima infanzia. Lo scopo di questa revisione in senso inverso è di dimostrare prima gli effetti e poi di risalire alle cause.

Durante questa retrospezione, l’aspirante non deve contentarsi di percorrere rapidamente gli incidenti della giornata, rimproverandosi leggermente per le colpe commessi; questo non sarebbe di alcuna utilità. È molto probabile che si loderà a sufficienza per le buone azioni, ma deve ricordarsi dell’Altare degli Olocausti dove i sacrifici erano consumati dal fuoco in espiazione dei peccati. Tali offerte erano prima di tutto cosparse con il sale, poi poste sull’altare dove venivano consumate dal fuoco di origine divina. Ognuno conosce l’intenso dolore causato dal sale cosparso su una ferita; tale pratica religiosa era il simbolo del dolore che deve risentire l’aspirante per le sue cattive azioni. Si noti che non era permesso di collocare il sacrificio sull’altare se non prima di averlo cosparso con il sale, altrimenti Dio non lo avrebbe accettato, ma una volta salato, veniva consumato da un fuoco acceso da Dio stesso.

Ciò insegna che, se non si sono lavate le cattive azioni della giornata nel sale delle lacrime e con una contrizione sincera, Dio non accetterà il sacrificio di pentimento, ma se il rammarico è veramente profondo, i peccati saranno lavati e l’atomo-seme del cuore ritornerà “candido come la neve” (Isaia 1,18).

Riguardo alle buone azioni, si ricorda che su ciascuna pila di sei pani di proposizione c’era un piccolo mucchio di incenso. Questo incenso veniva in seguito bruciato sull’altare dei profumi, dove il fumo che saliva come “odore piacevole a Dio”, era in contrasto con l’odore nauseabondo che si elevava dall’altare dove i sacrifici espiatori venivano consumati. Occorre chiarire il fatto che Dio non provava soddisfazione per i sacrifici di buoi e vacche, ma che accoglieva un cuore contrito di uno spirito pentito (Salmo 51, 16- 19 e Isaia 1, 11).

È questo estratto spirituale aromatico delle buone azioni che costituisce il corpo-anima. Ordinariamente, se le cose seguono il loro corso naturale, occorre dedicare circa un terzo del tempo della durata dell’esistenza terrena ad assimilare ciò che è stato seminato quaggiù, ma quando l’aspirante ha fedelmente assimilato i frutti della vita di ogni giorno con il processo della retrospezione, da quando lascia il corpo fisico definitivamente è libero di utilizzare come vuole gli anni che gli altri passano nel Purgatorio e nel Primo Cielo e, dato che non ha più bisogno di un nutrimento, di un’abitazione né di dormire, può utilizzare le ventiquattro ore della giornata per fare buone azioni. Così praticamente dispone di anni di servizio e di crescita spirituale come quelle della sua vita terrena; inoltre, per tale lavoro, riceve una formazione e degli insegnamenti e i suoi progressi saranno probabilmente più importanti di quelli che avrebbe potuto conseguire in più esistenze terrene, vissute nelle condizioni ordinarie.

Per aiutare gli aspiranti qualificati, i Fratelli Maggiori dell’Ordine della Rosacroce hanno dato, attraverso la Fraternità Rosacrociana, degli Insegnamenti più profondi e più dettagliati sull’origine, l’evoluzione e lo sviluppo futuro dell’uomo e dell’universo, presenti nelle nostre opere come pure nei corsi di studio per corrispondenza.

 (1) Si riferisce al libro: “Insegnamenti di un Iniziato” Vol. 2.

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